mercoledì 3 marzo 2010
presso lo Spazio Contemporaneo “C. Talamucci” – Villa Visconti d’Aragona, Sesto S. Giovanni
dibattito sulla ex Jugoslavia
Lingue e confini: la guerra infinita?
intervengono:
Giovanni Bianchi, presidente CESPI
Ljiljana Banjanin, ricercatrice di lingua e letteratura serbocroata
Valentina Sileo, esperta di linguaggi giovanili dell’area balcanica
“Un’iniziativa pubblica con cui, si vogliono illustrare le problematiche nate con la frammentazione dello spazio politico jugoslavo. Oltre alle lingue “serba” e “croata” si fa talvolta riferimento persino alle ipotetiche lingue “bosniaca” e “montenegrina”. La tendenza, tutta politica, è quella di pervenire ad una artificiale separazione tra le varianti, forzando lo sviluppo di “neo-lingue”. Il compito primario di ogni nazionalismo separatista era, ed è, provare che si tratta di due lingue diversissime.
Parallelamente alla separazione linguistica, ragioni politiche hanno imposto una separazione dei programmi scolastici e un disconoscimento del comune patrimonio letterario e della sua storia. Il danno culturale è enorme, e destinato a durare per generazioni intere”
a cura di
- CESPI
- Biblioteca Civica “Pietro L. Cadioli”
- coordinamento nazionale per la Jugoslavia
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